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Il mutuo

Valerio Pisano

Valerio Pisano

Ideatore e fondatore del metodo Aste&Investimenti

Chi decide di comprare una casa all’asta lo fa sostanzialmente per due ragioni: risparmiare o guadagnare.

Abbiamo già analizzato le diverse tipologie di clienti e quindi ormai sarete a conoscenza delle differenze tra utilizzatore finale ed investitore. Non hanno nulla a che vedere l’uno con l’altro, hanno interessi totalmente differenti eppure un pensiero spesso li accomuna:

Si può richiedere un mutuo per acquistare un immobile all’asta?

La risposta ovviamente è si!

Iniziamo col dire che la procedura per richiederlo è la medesima che per qualsiasi altro mutuo; bisognerà quindi allegare ai documenti le informazioni legate al reddito e alle garanzie del richiedente.

In più però sarà necessario inoltrare alla banca una documentazione per istruire la pratica. Quindi, va fornita una copia dell’avviso di vendita, la perizia del tecnico sull’immobile cosiddetta CTU e la relazione notarile preliminare. 

Considerato che dopo l’aggiudicazione abbiamo solo 120 giorni per effettuare il saldo prezzo, questa tipologia di mutuo, a differenza di uno richiesto per acquistare casa tramite il mercato tradizionale, va richiesto prima dell’asta. 

Questo per poter fare le cose con calma e avere il tempo per risolvere eventuali problemi che potrebbero sorgere con la banca.

Ciò significa che non potremo prevedere la cifra esatta che andremo a spendere perchè può succedere che durante la gara ci si spinga oltre con le offerte, superando l’importo che ci eravamo prefissati. In questo caso il mutuatario dovrà provvedere a coprire la parte restante.

Ma quali banche concedono mutui per comprare una casa all’asta?

Qui dobbiamo fare un passo indietro e concentrarci per un attimo sulla contestuale.

La contestuale è l’operazione fatta chiedendo udienza al Giudice e in presenza del Notaio. Momento in cui vengono cancellate le vecchie ipoteche e trascritte le nuove formalità del mutuo da quest’ultimo.

Per evitare ciò e poter quindi trasferire la nuova ipoteca dopo aver effettuato le cancellazioni, bisogna trovare un istituto di credito pronto a emettere un atto di mutuo con la clausola sospensiva. L’ipoteca in questo caso rimarrà sospesa per 3/4 mesi.

Tutto questo dipende dai Tribunali di riferimento, sta a loro concedere o meno la contestuale.

Il Tribunale di Roma, uno dei tanti in cui operiamo, non la concede e noi di Aste&Investimenti dobbiamo quindi operare rivolgendoci ad istituti di credito che non ci creino problemi.

Per quanto riguarda le banche che su Roma, ad esempio, concedono il mutuo per le esecuzioni immobiliari, troviamo: Unicredit, che permette di richiedere il 100% del valore di aggiudico esattamente come Che Banca e Credem che permette di coprire invece il 95%.

L’importo erogato sarà il minor valore tra il 100% dell’aggiudicazione e l’80% della perizia, documento che gioca un ruolo fondamentale quando si decide di aprire un mutuo.

Quello che noi consigliamo è di farsi rilasciare, dall’istituto di credito scelto, un voucher asta. Ovvero una delibera che indichi quanto è stato deliberato a livello reddituale ma che faccia riferimento anche al bene ed alla perizia fornita in fase di istruttoria poiché spesso i beni in esecuzione hanno diverse difformità. Ma questo lo vedremo più avanti.

Come avrete visto, chiedere un mutuo per comprare una casa all’asta si può, eccome. Ma come sempre è meglio affidarsi a dei professionisti che garantiscano serenità e fiducia.

Trovate queste e moltissime altre informazioni nel mio libro Aste&Investimenti

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