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Il Post Aggiudicazione

Valerio Pisano

Valerio Pisano

Ideatore e fondatore del metodo Aste&Investimenti

Una volta aggiudicato l’immobile che tanto desideravamo possiamo dire che la maggior parte del lavoro è stato fatto ma, prima di passare alla consegna delle chiavi, dobbiamo occuparci delle spese.

Le spese che andremo ad elencare sono di diversa natura ma andranno tutte saldate entro 120 giorni dall’aggiudicazione.

SALDO PREZZO

Il saldo prezzo è la differenza tra il 10 % già versato al momento dell’offerta e l’importo pagato per aggiudicare il bene.

Il pagamento va effettuato mezzo bonifico bancario o assegno circolare presso il Tribunale di riferimento.

Qualora si saldi tramite mutuo sarà la banca stessa a fare il bonifico sul conto corrente dedicato della procedura mentre, in caso contrario, bisognerà attendere le istruzioni del creditore precedente.

LE SPESE

Dopo aver effettuato il saldo prezzo bisogna pensare alle spese relative all’aggiudicazione.

La prima spesa da sostenere sarà il compenso dovuto al Delegato alla Vendita.

Questo compenso viene calcolato su tabelle reperibili sul sito del Tribunale di competenza e varia a seconda dell’importo dell’aggiudicazione e della natura del Delegato (può essere un commercialista, un avvocato, un notaio)

Effettuato il compenso al Delegato si passa poi alle imposte fiscali.

Anche queste, come la precedente, sono spese variabili poiché cambiano, appunto, a seconda della tipologia dell’aggiudicatario.

Nel caso in cui si aggiudichi per una Società l’imposta di registro ammonterà al 9% sull’importo dell’aggiudicazione mentre, qualora l’aggiudicatario fosse una persona fisica si dovrà fare un’ulteriore distinzione;nell’eventualità di aggiudicazione dell’immobile come prima casa l’imposta sarà del 2% e salirà al 9% qualora fosse la seconda casa.

I più attenti avranno sicuramente notato qui non abbiamo specificato su cosa applicare la percentuale per l’imposta di registro.

Questo perché la persona fisica ha il vantaggio di poter scegliere se calcolare l’imposta sull’importo dell’aggiudicazione oppure sul prezzo valore ossia la rendita catastale rivalutata. Ovviamente scegliendo l’opzione più conveniente!

Le imposte ipotecarie e catastali rimangono invece invariate e ammontano entrambe a 50 €.

LE CANCELLAZIONI

Queste ammontano circa a 500 € (per ogni cancellazione) vanno anticipate dall’aggiudicatario e verranno poi restituite al momento del Piano di Riparto.

DECRETO

Il delegato alla vendita una volta pagate le spese conseguenti l’aggiudicazione scrive il decreto di trasferimento, e lo invia al Giudice dell’Esecuzione che lo controlla e lo firma. 

TASSAZIONE E CANCELLAZIONI

Nel momento in cui il giudice Firma il decreto di trasferimento la cancelleria da al delegato una copia del decreto per fare le cancellazioni, di cui parlavamo poco fa.

Il delegato alla vendita effettua poi, presso l’Agenzia delle Entrate, la relativa tassazione. A questo punto abbiamo completato l’iter definitivo e il delegato da una copia del decreto con il ruolo delle cancellazioni eseguite e i pagamenti fatti all’aggiudicatario che terrà per una futura vendita.

Da qui ad un anno circa verrà fissata udienza per il piano di riparto che altro non è che la divisione delle spettanze dei professionisti.

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Trovate queste e moltissime altre informazioni nel mio libro Aste&Investimenti

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Valerio Pisano

Valerio Pisano

Ideatore e fondatore del Metodo Aste&Investimenti