Dopo aver parlato delle modalità per presentare le offerte, è arrivato il momento di approfondire l’argomento con il quale entreremo nel vivo della gara, la fase che darà inizio all’asta vera e propria: l’apertura delle buste.
Come prima cosa il giorno dell’asta, all’orario e nel luogo stabiliti nell’Avviso di Vendita, il Delegato alla vendita da inizio all’apertura delle buste e chiamerà singolarmente tutti gli offerenti che, dopo aver mostrato il proprio documento, saranno invitati ad accomodarsi nella sala aste.
Questo è un momento molto importante perché è qui che verranno convalidate le offerte dei singoli offerenti ed escluse le offerte inefficaci.
Ebbene si, le offerte compilate in modo errato verranno immediatamente scartate!
Un’offerta può ritenersi inefficace per svariati motivi e tra questi ci possono essere anche dimenticanze che possono sembrare banali come, ad esempio, la firma.
Altri errori invece possono essere dettati da un’errata interpretazione dell’Avviso di Vendita. I più ricorrenti sono la compilazione dell’assegno con intestazione errata, assegno che non copre l’importo richiesto di cauzione, versamento di caparra con assegno vidimato delle poste (giallo anziché rosa).
E’ bene quindi prestare molta, moltissima attenzione onde evitare, appunto, l’esclusione dalla gara.
Ma torniamo a noi.
Una volta validate le offerte, avrà inizio l’asta vera e propria.
Nel caso in cui ci fosse un unico offerente, l’immobile verrà immediatamente aggiudicato mentre, in caso di pluralità di offerte, si partirà dall’offerta più alta e prenderà il via la gara.
Avete presente quelle che si vedono in tv? Il conto alla rovescia, il martelletto e la famosa esclamazione “AGGIUDICATA”?
Ecco, esattamente così.
Ma quando si aggiudica in modo definitivo? Come funzionano i rilanci?
Lo scopriremo nel prossimo articolo!
Trovate queste e moltissime altre informazioni nel mio libro Aste&Investimenti