19 Aprile 2018
Primavera. Il sole splende su Roma e la giornata è splendida.
Ci accingiamo a partecipare ad una vendita – Tribunale di Roma – per un appartamento facente parte di un palazzo signorile di recente costruzione situato in una zona molto ambita, Roma quartiere Bufalotta, via Olindo Guerrini 21.
La classica asta che sta sulla bocca di tutti insomma; un po’ per la perizia molto bassa, un po’ perché (complice il ribasso del 25%), l’offerta minima ammontava a 205.000 €.
Una cifra niente male per un quadrilocale con valore di mercato di circa 380.000/400.000 €.
Insomma, uno di quegli immobili che vengono COMPRAVENDUTI ad una velocità devastante.
La nostra cliente, Tiziana, conosce benissimo l’immobile in asta in quanto abita nella stesso stabile. Facciamo una consulenza per l’immobile stesso 15 giorni prima della vendita e spiego senza mezzi termini che sarà una vera e propria “GUERRA”, visto il prezzo di partenza.
Tiziana vuole quell’immobile poiché le serve un quadrilocale, e ci da mandato di partecipare tramite il nostro legale, l’Avvocato Alfredo Bruno, per competere fino alla somma di 360.000 €.
Le fissiamo appuntamento dal notaio con cui collaboriamo per la procura, e ci consegna l’assegno circolare intestato a Tribunale di Roma – settore esecuzioni Immobiliari.
Consapevoli del fatto che avrebbero partecipato molti investitori, abbiamo sottoscritto un’offerta di € 250.000, depositandola con una settimana di anticipo.
Ci rechiamo il giorno dell’asta alle ore 11.00 come stabilito dall’avviso di vendita con il Legale e ci accorgiamo fin da subito che le persone ad aspettare sono davvero molte…Troppe.
Ci sono precisamente 52 buste da aprire e da valutare per l’ammissione alla gara.
Data la mole di persone, il Delegato alla Vendita, in maniera molto saggia, rimanda la vendita alle ore 15:00 e invita tutti ad andare via.
Scendo. Incredulo chiamo Tiziana (che non era venuta in asta) e le faccio una panoramica della situazione e le dico che ci sentiremo dopo le 15:00 ad asta conclusa.
Arriva l’ora X. Ore 15:00 in punto.
Come di consueto fanno entrare in aula solamente gli offerenti e comunicano, con stupore di tutti, che l’offerta da cui si partirà non ammonterà più a 205.000 € come da avviso di vendita ma bensì 250.000 €. Esattamente la cifra della nostra offerta.
Vengono dichiarate inefficaci 3 offerte, la prima per cauzione inferiore al 10% le altre 2 (entrambe con lo stesso errore), depositate con un assegno bancario di conto corrente invece di un assegno circolare. Rimangono quindi 48 offerte valide, oltre la nostra. QUARANTOTTO. Sarà davvero una guerra.
Per fortuna, molte delle persone presenti hanno rinunciato a partecipare, poiché il prezzo di partenza era già oltre il loro budget. Ma rimanevano comunque troppe.
Io sono fuori dalla sala e anche questa volta alla gara parteciperà il nostro legale.
Inizia la gara. Rilancio minimo 5.000 €
1 offerta 260.000 €
2 offerta 275.000 €
3 offerta 325.000 €
4 offerta 330.000 €
5 offerta… Alfredo rilancia a 336.000 €
Io sono fuori in trepidazione quando mi arriva un messaggio su WhatsApp: Aggiudicato 336.000 €
Incredulo per aver sconfitto tutti gli altri offerenti e felicissimo di aver aggiudicato quell’immobile incantevole ad un prezzo così basso, corro a chiamare Tiziana per darle la bellissima notizia.
Lei, più felice di me mi ringrazia e mi riempie di complimenti per la strategia adottata. Ancora oggi non smette di mandarci clienti per le consulenze, certa di metterli in buone mani. Le nostre.