27 gennaio 2020. Sono da poco tornato dalla pausa pranzo e sono già in modalità multitasking, preso con le mie ventordicimila cose da fare, insieme al mio team, ovviamente.
Squilla il telefono. Una delle ragazze addette alle chiamate risponde.
Dall’altra parte della cornetta c’è Doris, chiama per una consulenza in quanto molto interessata ad un immobile visto in pubblicità su idealista.it.
Un immobile che, stranamente, conosco a memoria.
Faccio un super figurone.
Non che io non conosca gli immobili su cui lavoriamo eh, intendiamoci… ma trattando circa 1000 immobili al mese è praticamente impossibile conoscere e ricordare ogni particolare di ognuno.
Invece su quello, ero preparatissimo. Un immobile sito in via Stezzano, un bel trilivello in zona Acilia, ma con difformità insanabili.
Il giorno successivo si reca da me in ufficio per la consulenza e la prima cosa che voglio sapere è il motivo per il quale questa mia giovane cliente voglia proprio questo immobile.
Lei, guardandomi un po’ sorpresa, mi dice che se n’è innamorata e vuole comprarlo ad ogni costo.
Mi racconta che è Peruviana e lavora in una compagnia aerea in Australia. L’immobile lo comprerebbe lei ma per i suoi genitori. Conosce benissimo la zona ed è già andata a vedere l’immobile dall’esterno.
Io le sconsiglio l’immobile poiché ha degli abusi tali da non poter essere sanati né ripristinati e che quindi avrà un bene con difformità pesanti.
Lei sa anche questo. Che strano, penso.
La ragazza è troppo preparata
Le spiego che le banche non interverrebbero mai per dare un mutuo con quella situazione urbanistica, lei mi dice di sapere anche questo e che pagherebbe con disponibilità proprie.
Troppo, troppo preparata
Inizio a pensare che sia stata mandata da striscia la notizia… quando, ad un certo punto, lei mi dice: “Mi dispiace che sia andata deserta la prima asta, se l’avessi vista prima, avrei sicuramente aggiudicato”.
Forse non è poi così preparata…
Le faccio presente che non c’è stato nessun primo esperimento di vendita per quell’immobile e che il primo sarebbe stato quello.
Le mostro l’avviso di vendita e le spiego che il prezzo così basso di 45.750 € è determinato dal fatto che il ctu valuta molto bene le difformità insanabili e che quindi il bene andrebbe ripristinato dopo l’acquisto, portando il valore di stima a 67.000 € (tra sanzioni e opere murarie da fare).
Mi confida di essere stata in un altro studio legale e che da subito le era sembrato strano che l’asta fosse andata deserta.
Le dico che sarà un’asta molto ambita e che solo il nostro studio avrà fatto almeno 20 consulenze per questa procedura esecutiva e che abbiamo fissato la visita con il custode per almeno 10 persone.
Noi non diamo priorità a nessun cliente, ma ne portiamo in asta solamente uno. Il più ricco!!!
Scherzo, ovviamente. Portiamo il primo che ci firma l’incarico di consulenza e che quindi deposita l’offerta.
Le fisso comunque l’appuntamento con il custode e ci diamo appuntamento per vederci alla visita dell’immobile.
Tra conferme e disdette andiamo a visitare l’immobile con 8 persone. Sommando le visite di tutti gli studi legali e dei clienti privati… chissà quante persone avranno visitato questo immobile.
La casa è davvero bellissima e Doris, più carica che mai, mi dice che dobbiamo assolutamente comprarla. Lei si era data come budget 100.000 €. Pochi, a mio avviso, vista la mole di persone interessata a questo immobile.
Non mi ricordo così tante visite da quando trattavo gli affitti.
Mancano 10 giorni alla vendita e mi chiede se facciamo in tempo a fissare una seconda visita in quanto vuole che la vedano anche i suoi genitori. Provo a mandare la mail al custode ma le dico già che sarà difficile. Il giorno seguente, inaspettatamente, mi rispondono e ci fissano al visita.
Alla visita va la cliente con i suoi genitori ed iniziano ad arrivare brutte notizie. Non possono visionare l’immobile poiché al custode non risulta confermata la visita. Mando quindi la mail di conferma ma anche dopo questa non vogliono sentire ragioni. Doris, molto sconfortata, mi chiama e mi dice che vuole partecipare comunque.
Ci vediamo il giorno dopo in ufficio per l’assegno circolare e studiamo insieme la strategia da attuare.
Le dico le mie impressioni e che quindi, secondo me, per avere buone possibilità di aggiudicare dobbiamo arrivare almeno a 120.000/130.000 €.
A questo punto depositiamo presso la sede di Roma, sita in via Monte Zebio 40, e ci troviamo lì il giorno della vendita.
Ci accorgiamo subito che ci sono molte persone, e tutti gli studi legali di Roma sono presenti con i loro clienti.
Iniziamo ad entrare e il delegato ci comunica che ci sono 33 offerte.
Aprono le buste e uno degli offerenti ha già offerto 80.000 € .
In cuor mio penso che quell’offerta toglierà di mezzo molti investitori dalla gara.
Finiscono di aprire le buste e 2 offerte non vengono convalidate per via dei soliti errori ricorrenti: assegno non circolare ma bancario su una e il vaglia postale giallo per l’altra( nell’avviso è specificato che va fatto il vaglia postale Rosa).
Consiglio a Doris di vedere come vanno i rilanci ed entrare in gara solo alla fine rimanendo defilata.
Agiamo a fari spenti
Inizia la gara, rilancio minimo 3.000 €
Una persona rilancia a 100.000 €; il delegato registra offerta e riparte il timer.
60 secondi
50 secondi
40 secondi
30 secondi
20 secondi
10 secondi
Doris scandisce bene il suo cognome e 105.000 €
Riparte il timer e un Legale per persona da nominare rilancia a 108.000 €
Doris 115.000 €
E ancora una volta il legale rilancia a 118.000 €
Inizio ad essere preoccupato, il budget sta per finire.
Doris 125.000 €
Legale 128.000 €
Una gara a due, passati i 100.000 €.
A volte se trovi un competitor con budget più alto del tuo, c’è poco da fare. Soprattutto se quello che hai contro è un professionista che non spende soldi propri e quindi rilancia senza problemi.
A me sembra assurda anche la cifra già spesa fino a questo punto.. e mentre continuo a fare i miei ragionamenti, sento di nuovo una voce.
Doris 132.000 €
Chissà, magari aveva come limite i 130.000 € anche il legale..
Neanche il tempo di registrare l’offerta che il Legale subito parte con un’altra. 135.000 €
Passano i secondi e per la prima volta nella mia carriera spero NON si senta ancora la voce della mia cliente Doris.
Il prezzo dell’immobile è andato oltre ogni più rosea previsione del creditore precedente e dell’ esecutato stesso che vedrà ridotto il debito se non azzerato.
Doris non rilancerà più. Uscendo aveva quasi le lacrime agli occhi… Era andata ben oltre il budget che aveva prefissato per questo acquisto, e non doveva rimpiangersi nulla.
Cerco di consolarla dicendole che troveremo altri immobili a cui partecipare ma dentro di me so che non sarà così facile trovare un altro immobile che possa farla innamorare come quello…
Ebbene si, anche noi di Aste&Investimenti, che siamo i migliori, a volte, perdiamo.