Nel momento in cui una persona decide di comprare un immobile per poi rivenderlo, è bene che compri un immobile a sconto almeno del 30-40% , se punta ad un vero affare.
Per gli immobili all’asta le spese sono pressoché identiche a quelle dovute per immobili comprati su libero mercato. Non abbiamo il notaio ma abbiamo comunque il delegato della vendita che farà l’asta; non abbiamo l’atto notarile ma abbiamo il decreto di trasferimento. Le imposte invece sono identiche a quelle da versare quando si acquista a libero mercato. Se compro la seconda casa quindi avrò sicuramente il 9% di imposte (agevolazione prima casa 2%)
Proseguendo con il discorso spese, una cosa fondamentale da tenere in considerazione quando vogliamo acquistare un immobile per rivenderlo, è calcolare bene quanto tempo passerà prima che possiamo rivenderlo, al fine di non rimanere troppo tempo con un immobile “in pancia” e trovarci a dover pagare nel frattempo le spese condominiali, l’IMU etc.
Quindi dobbiamo essere bravi a cercare delle zone in cui l’immobile che andiamo a comprare si possa rivendere facilmente. Perché proprio in base alla zona avremo più o meno richieste d’acquisto.
Ricordiamoci poi, che nel momento in cui vendiamo, abbiamo la plusvalenza sugli immobili. Possiamo decidere se pagare la plusvalenza come importo secco e quindi pagare sull’utile che abbiamo il 26% di quanto stiamo guadagnando, oppure portarla in dichiarazione dei redditi, tramite il commercialista.
Io consiglio sempre la prima opzione, ovvero pagare la plusvalenza.
Quindi al momento della rivendita dell’immobile, comunichiamo al Notaio che sul netto delle spese abbiamo guadagnato X.
Quindi su quell’X che stiamo guadagnando il 26% lo lasciamo direttamente al Notaio, in modo da non avere problemi sul calcolo delle tasse da pagare in quell’anno.
