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Differenze tra base d’asta e offerta minima

Valerio Pisano

Valerio Pisano

Ideatore e fondatore del metodo Aste&Investimenti

L’offerta minima nelle aste immobiliari è semplicemente la cifra inferiore al quarto della base d’asta.

Ad esempio, se l’immobile ha una base d’asta di 100.000 euro, l’offerta minima sarà di 75.000 euro. Questo è un modo per abbreviare la procedura delle aste, in quanto il tribunale autorizza già l’offerta di un quarto inferiore, in caso l’asta rimanga deserta.

È importante sapere che è sempre possibile presentare l’offerta minima se è consentito nell’avviso di vendita.

Tuttavia, a volte nei fallimenti troverete solo il prezzo base, il che significa che dovrete obbligatoriamente presentare quella cifra.

È importante notare che se un creditore procedente ha richiesto l’assegnazione del bene, potrà farlo solo sulla base d’asta. Quindi dobbiamo fare attenzione, perché se siamo gli unici offerenti e non abbiamo presentato l’offerta base, ma solo l’offerta minima, la gara non partirà e il bene sarà assegnato al creditore che ha richiesto l’assegnazione.

Possiamo controllare sul fascicolo telematico se è stata fatta una richiesta di assegnazione, in modo da sapere se è stata effettuata o meno e agire di conseguenza.

Nel caso in cui partecipiamo all’asta insieme ad altri offerenti, se è stata richiesta l’assegnazione, sappiamo che per aggiudicarci il bene dobbiamo raggiungere almeno l’offerta minima maggiorata di un euro.

Quindi, se lo sappiamo in anticipo, potremmo fare la nostra prima offerta senza aspettare ulteriori rilanci.

Ad esempio, se la base d’asta era di 100.000 euro e l’offerta minima era di 75.000 euro, potrei fare la mia offerta iniziale di 100.000 euro, sapendo che al di sotto di quella cifra non potrò aggiudicare il bene. Successivamente, osserveremo cosa farà il nostro concorrente, se farà un rilancio o meno.

È importante considerare che spesso il creditore procedente che ha richiesto l’assegnazione del bene parteciperà anche all’asta, se intende difendere effettivamente quel bene. Quindi potrebbe essere proprio lui il nostro concorrente nell’asta, a seconda dei casi.

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