Nel momento in cui una persona smette di pagare il mutuo, perché ha perso il lavoro o per qualunque altro motivo, rischia il pignoramento del proprio appartamento.
Per il primo anno la pratica resta nella filiale della banca di competenza. Nel frattempo il direttore (o comunque chi per lui) chiamerà il cliente e cercherà di farlo rientrare delle rate insolute.
Dopodiché se si manifesta una non intenzione del pagamento del mutuo, arriverà il decreto ingiuntivo e quindi una notifica.
Con questa notifica si arriverà all’atto di precetto emesso dal Giudice dell’esecuzione di competenza, con cui la banca ordinerà al cliente di pagare l’intera somma dovuta, entro 10 giorni.
Quindi se ho un mutuo complessivo di 70mila perché a suo tempo ho chiesto 100mila euro, la banca mi dirà che devo rientrare in 10 giorni di quei 70mila euro di debito.
Nel momento in cui non si salda questo debito, si avrà il pignoramento del bene stesso, quindi la risoluzione del mutuo, e l’immobile andrà appunto messo in esecuzione immobiliare e venduto in asta.
